“Quel che conta non è quanto sia probabile un evento, ma quanto si guadagni o si perda quando quell’evento accade”.
(Nassim Nicholas Taleb)

Le opzioni sono sicuramente lo strumento derivato più complesso da utilizzare anche se potrebbe sembrare piuttosto intuitivo il suo funzionamento, se non fosse per tutte le variabili che influenzano il suo prezzo chiamate: greche.

Tutti abbiamo comprato una opzione nella nostra vita, basti pensare alla caparra per l’acquisto di una vacanza, o di una macchina o al compromesso per l’acquisto di una abitazione e gli esempi potrebbero continuare.

A fronte del versamento di una somma, riceviamo in cambio l’opzione per comprare il bene oggetto del contratto entro una certa data, se non esercitiamo il nostro diritto perdiamo quanto avevamo già versato al venditore, se esercitiamo il diritto a scadenza o anche prima della scadenza se possibile, allora dovremo versare la cifra pattuita dal contratto.
Se in questo arco di tempo, il prezzo del bene che vogliamo comprare sale o scende, a noi non interessa perché abbiamo fissato il prezzo al momento dell’acquisto dell’opzione.

Eppure, possiamo speculare sul valore della nostra opzione di acquisto rivendendola e guadagnandoci per conseguenza dell’effetto leva.

Un esempio aiuta a capire meglio: supponiamo di fare un compromesso e acquisire una opzione di acquisto per una casa versando la cifra di 10 mila euro e ci impegniamo a versare altri 190 mila al momento del rogito.

Ora supponiamo che il prezzo di quella casa, prima del rogito, sia salita a 210 mila euro e che un nostro conoscente sia disposto a comprare la nostra opzione di acquisto di 10 mila euro.
Noi potremmo offrire al nostro amico la possibilità di comprare la casa a 200 mila euro subentrando al nostro contratto di acquisto e per fare questo potremmo chiedere il rimborso dei 10 mila euro dati al venditore più i 10 mila euro del plusvalore che ha oggi la casa rispetto a quando noi abbiamo sottoscritto il contratto.

In questo caso, il valore della casa è cresciuto di 10 mila euro su i 200 mila di valore (5%), ma sul valore del contratto di 10 mila euro abbiamo avuto un guadagno del 100% rivendendo il nostro diritto di opzione a 20 mila euro.
Il nostro amico subentra al nostro contratto con il venditore e dovrà al momento del rogito consegnare i restanti 190 mila euro + i 20 mila euro che ha dato a noi per acquistare l’opzione, e spenderà esattamente il valore che il mercato chiede per il suo appartamento ossia 210 mila euro.

Purtroppo, le opzioni nei mercati finanziari non sono così semplici, perché il prezzo di una opzione non è calcolata solamente sul valore del sottostante, ma anche da altre variabili chiamate greche le quali influenzano l’andamento del prezzo e l’effetto leva che non è fisso come per i futures o i CFD.
In ogni caso, sono uno strumento molto utilizzato e che permette una infinità di combinazioni.

Nella sezione dei Video Corsi le opzioni come tutti gli strumenti derivati sono spiegati dettagliatamente sia per il loro funzionamento, sia per l’operatività.