Introduzione
“Il buon senso in finanza consiste nel sapere che certi uomini promettono di fare certe cose e poi non le fanno”. Edgar Watson Howe
Per prima cosa bisogna considerare la possibilità di andare in banca e farsi consigliare dal consulente finanziario dipendente dell’istituto di credito.
Da gennaio 2018, con l’entrata in vigore della MIFID 2, il consulente finanziario bancario per poter consigliare, ma anche solo offrire informazioni, deve aver sostenuto un percorso formativo di 30 ore, da ripetere tutti gli anni, ed entro il 31 dicembre deve sostenere una prova d’esame, presso l’istituto di credito in cui lavora.
Solo se il consulente ha svolto questo percorso di formazione e solo se ha superato l’esame finale, può fornire il servizio di consulenza avanzata ad alto valore aggiunto alla clientela della banca.
Un percorso formativo simile per poter offrire informazioni o consulenza alla clientela della banca o della assicurazione è riservato ai consulenti assicurativi con l’entrata in vigore nel febbraio del 2019 della IDD – Insurance Distribution Directive. Questo è vero solo nel caso in cui venga offerto una consulenza personalizzata, se invece il prodotto assicurativo offerto è standarizzato, uguale per tutti, non c’è bisogna di nessuna abilitazione da parte del dipendente della banca.
Il consiglio è sempre quello di ricevere una consulenza personalizzata e non quella di comprare un pacchetto assicurativo preconfezionato, anche se, è meglio di niente.
Ovviamente, ci sono altre figure che possono svolgere l’attività di consulente finanziario o assicurativo, altrettanto qualificate e preparate.
In particolare, per poter svolgere l’offerta fuori sede, ossia al di fuori degli uffici della banca, bisogna essere iscritti ad un Albo professionale riservato ai consulenti abilitati all’offerta fuori sede oppure è possibile svolgere l’attività in autonomia, senza fare parte di nessun operatore finanziario, ed anche in questo caso bisogna essere iscritti all’Albo dei Consulenti Autonomi che ha le medesime caratteristiche del precedente per l’offerta fuori sede.
Anche i Consulenti abilitati all’offerta fuori sede e quelli autonomi devono tutti gli anni svolgere un percorso di aggiornamento professionale di 30 ore con un esame finale entro il 31 dicembre di ogni anno.
Infine, c’è la possibilità di costituire una società e iscriverla presso l’Albo delle Società di Consulenza Finanziaria.
Pur non essendoci un Albo specifico, la consulenza finanziaria può essere svolta anche da consulenti appartenenti ad un family office ed in questo caso sono le persone che offrono la consulenza che devono rispettare i precedenti requisiti del consulente abilitato all’offerta fuori sede.

Le diverse tipologie di consulenza finanziaria