“Posso resistere a tutto tranne che alla tentazione”.
(Oscar Wilde)
In qualsiasi librio di Analisi Tecnica, i supporti e le resistenze sono inserite nei primi capitoli, in genere, dopo il capitolo relativo all’analisi di Dow, ossia, le basi per comprendere il concetto di trend.
Noi abbiamo preferito inserire l’argomento nella sezione dedicata alla psicologia dei mercati perché come vedremo, i supporti e le resistenze sono punti critici di un grafico dove gli operatori concentrano le operazioni.
Approcciare i mercati definendosi trend follower o contrarian è riduttivo, seppure di cruciale importanza per pianificare la propria operatività, ma un trader può operare anche in tanti altri modi, in particolare, cercando di prevedere cosa faranno gli altri traders piuttosto che seguire o anticipare il trend.
Non dimentichiamoci che il trend è frutto dell’operatività dei traders, per cui se questi sono rialzisti il trend sarà al rialzo e se invece sono ribassisti il trend sarà ribassista, anche se in casi estremi il sentiment dei traders può essere anche interpretato in termini contrarian.
Secondo l’analisi di Dow bisogna attendere dei concreti segnali di inversione prima di operare in senso opposto al trend precedente, ma spesso questo avviene con ritardo e si sa che ai traders non piace aspettare, seppure sia un mestiere dove la pazienza è sempre premiata.
Inoltre, se in teoria sappiamo che alle fasi di accumulo segue un trend rialzista e alle fasi di distribuzione segue un trend ribassista, non sempre è facile individuare in quale delle due situazioni i prezzi si stanno congestionando, se in accumulo o in distribuzione.
In questo senso, ci vengono in aiuto i supporti e le resistenze, che non sono menzionate nell’analisi di Dow, probabilmente perché non aveva il computer per disegnarle con precisione, oppure, perché gli operatori erano ancora pochi e la loro operatività era più casuale che tecnica per cui faceva bene Dow a studiare lo stato emotivo di un trend piuttosto che gli aspetti tecnici di un grafico.
Ora invece, tutti guardiamo i grafici e tutti vediamo la stessa cosa, – un detto recita: trada quello che vedi e non quello che pensi -, per cui è molto importante sapere cosa faranno i traders su dei livelli tecnici ben riconoscibili come i supporti e le resistenze per operare di conseguenza.
Se è opinione comune di operare in senso contrarian rispetto alla massa per guadagnare, quando si analizzano i supporti e le resistenze è meglio adeguarsi a quello che fanno tutti e ossia:
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Comprare raggiunti i supporti;
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Vendere raggiunte le resistenze.
Poi è vero, che se nonostante tutto, i prezzi romperanno il supporto o la resistenza, è importante sapere che il movimento del trend, contrario alle nostre aspettative può avere degli impulsi molto forti causati dalle ricoperture, quindi bisogna operare con stop ben definiti.
Un esempio aiuta a capire meglio: se la maggior parte dei traders rispetta la regola di comprare sui supporti e vendere sulle resistenze, i prezzi invertiranno su questi livelli tecnici, ma se pochi traders, con maggiore forza, spingono i prezzi oltre i supporti e le resistenze, chi aveva comprato sul supporto o venduto sulla resistenza, deve chiudere le proprie posizioni alla rottura del supporto o resistenza inserendo lo stop alla precedente operazione con una operazione contraria e a favore della rottura, spingendo i prezzi in quella direzione, ossia, contro la regola interpretativa.
Da questo esempio si evince come i supporti e le resistenze rappresentano sempre una battaglia tra acquirenti e venditori, e quindi la lettura della psicologia del mercato, aiutati anche dai volumi e da altre componenti tecniche come il break out, possono aiutarci.
Ovviamente, bisogna saper disegnare i supporti e le resistenze in un grafico e per riuscirlo a fare bisogna sapere alcune regole essenziali.