I titoli di Stato sono sicuri? Se per sicurezza si intende la restituzione del capitale a scadenza possiamo parlarne, se per sicurezza si considera la possibilità di disinvestire prima della scadenza senza perdere, allora no, non sono sicuri.
Ormai tutti conoscono il termine spread, ma forse non tutti sanno che non è un termine politico per valutare il governo, i populismi e le manovre finanziarie che sforano i patti comunitari.
Lo spread misura il rendimento che i mercati finanziari si aspettano dall’Italia per comprare i titoli di Stato, più è alto il rischio, più deve essere alto il rendimento e di conseguenza lo spread sale rispetto ai paesi in cui il rischio è meno evidente come la Germania.
Quindi, quando si alza lo spread, si abbassa la qualità dell’emittente, il rischio di non restituire il debito ed in particolare, se in quel preciso momento, per motivi personali bisogna disinvestire l’investimento in titoli di Stato si perde. Il valore dell’obbligazione cala.
Di conseguenza, tutte le volte che al telegiornale dicono che lo spread è in salita, chi ha investito in titoli di Stato sta perdendo e il rischio di non ricevere il denaro a scadenza aumenta.
Chiarito questo, anche per quanto riguarda i titoli di Stato bisogna sapere che è una giungla di emissioni, scadenze, caratteristiche di calcolo del rendimento, tassi fissi e variabili, zero coupon, valute diverse dall’Euro, metodi diversi di asta pubblica per accedere ai mercati finanziari, …
Quale comprare? Le scadenze più brevi, massimo a 3 anni o quella a 50 anni?
Sembra essere una scelta dettata dal nostro orizzonte temporale (direi che è la regola principale), ma anche dal rendimento che è funzione della curva dei tassi d interesse e dalle probabilità di default che il mercato sconta in un determinato momento.
Argomento complesso approfondito nella sezione dei Video Corsi.
