Con il termine benchmark si indica un parametro di riferimento.
Nonostante questo strumento non sia prerogativa esclusiva dei mercati finanziari, in materia di investimento esso viene utilizzato come parametro oggettivo di riferimento per confrontare le performance di portafoglio rispetto all’andamento del mercato.
L’obiettivo del benchmark è quello infatti di offrire uno strumento utile per valutare il rischio tipico del mercato in cui il portafoglio investe e supportare l’investitore nella valutazione dei risultati ottenuti dalla gestione di un certo portafoglio titoli.
Ogni benchmark dovrebbe essere caratterizzato da quattro elementi fondamentali:
- Trasparenza: gli indici devono essere calcolati con regole replicabili dall’investitore. Questo principio permette di anticipare i periodici cambiamenti della composizione degli indici stessi;
- Rappresentatività: gli indici devono essere rappresentativi delle politiche di gestione del portafoglio;
- Replicabilità: gli indici dovrebbero essere completamente replicabili con attività acquistabili direttamente sul mercato;
- Hedgeability: è preferibile che gli indici siano anche sottostanti di contratti derivati così da permettere una copertura tempestiva dei portafogli e l’abbassamento dei costi di transazione.
I Fondi Comuni di Investimento e le Sicav comunicano il proprio benchmark agli investitori e questo permette ai sottoscrittori di sapere dove investe il Fondo o Sicav sottoscritta e in un secondo momento di valutare la gestione confrontandolo con il benchmark e i fondi della categoria con il medesimo benchmark.