Nell’analisi di Dow i volumi sono molto importanti perché rappresentano la conferma della Teoria.

  • Pertanto, un trend al rialzo vuole volumi crescenti nelle fasi rialziste e decrescenti nelle correzioni;
  • Un trend al ribasso, invece, vuole volumi crescenti, per lo più stazionari nelle fasi calanti e volumi bassi nelle correzioni al rialzo;
  • Una divergenza tra prezzo e volume segnala una probabile inversione di tendenza, o comunque, non piena affidabilità del movimento in atto.

Si ha una divergenza quanto i prezzi salgono, ma i volumi calano o quando nella fase di Panic Selling si ha una esplosione dei volumi che rappresentano la disperazione degli investitori convinti che il crollo non si fermerà.

Lo scopo della Dow Theory non è comunque quello di anticipare il trend, bensì quello di rilevare mercati al rialzo e al ribasso e soprattutto prendere parte ai più importanti movimenti di mercato. Dalle statistiche, pubblicate nel 1984 su Barron’s, in occasione del centenario della nascita della teoria si evince che, comunque, nel periodo 1920-1975 i segnali della teoria di Dow hanno colto il 68% dei movimenti sull’indice industriale ed il 67% dello Standard & Poors 500.