Londra e Wall Street si alternano come le borse più grandi al mondo per giro d’affari, ma ultimamente sono “attaccate” dalle borse asiatiche di Hong Kong e Shanghai che si alternano al terzo e quarto posto.
Francoforte è undicesima, Parigi ventiduesima e Milano intorno alla cinquantesima posizione anche se è stata fusa con Londra nel 2007.

Per capitalizzazione la prima e la seconda sono il NYSE e il Nasdaq, mentre Giappone, Shanghai e Hong Kong sono la terza, quarta e quinta poi Londra.

  • il NYSE – New York Stock Exchange) è stata istituita nel 1817 ed oggi, è la borsa che capitalizza di più al mondo con circa 21 mila miliardi di dollari di cui 7 mila miliardi di aziende non americane. In totale sono quotate circa 2800 titoli;
  • il NASDAQ, nato nel 1971 per rappresentare i titoli tecnologici, è stato il primo mercato borsistico elettronico, costituito da una rete di computer e ha la sede in Times Square. Il listino è composto da più di 3 mila titoli ed è al primo posto per volumi scambiati al mondo.

I due mercati sono spesso in competizione tra loro per aggiudicarsi nel proprio listino le più importanti società, ma considerando la prerogativa del Nasdaq di essere un listino che da sempre è all’avanguardia per quanto riguarda il funzionamento tecnologico degli scambi ed essersi definito fin dagli albori il listino dei titoli tecnologici, nel tempo si è accaparrato società come Microsfot, Apple, Google, Facebook e questo fa la differenza.

E’ possibile quotarsi in due mercati regolamentati contemporaneamente, ma non ha molto senso in entrambi i mercati a New York, mentre può essere interessante per una società quotata a Milano essere presente anche nel listino del NYSE o del NASDAQ per intercettare i risparmi oltre oceano come nel caso della Fiat – Chrysler quotata a Milano e New York.

Bisogna sapere che il Dow Jones – DJ – o lo Standard & Poor – S&P – sono degli indici di borsa e non delle borse vere e proprie, per cui il primo rappresenta le migliori 30 società del NYSE, mentre nello S&P ci sono le principali 500 aziende sia del Nasdaq che del NYSE, ma sono rappresentativi anche S&P100, S&P MidCap 400 o SmallCap 600 e S&P Composite 1500 con tutti e tre gli indici.

In America ci sono altre piazze finanziarie come Chicago (in particolare merci e derivati), San Francisco e Boston le più importanti.

Un italiano può operare a Wall Street? Certamente, anche a Chicago, perché sono mercati riconosciuti dalla Consob per cui è possibile operare con un home banking dall’Italia chiedendo l’autorizzazione al proprio broker o banca (molto semplice, solo tanti documenti da firmare perchè gli americani sono un pò paranoici dopo l’11 settembre).

Bisogna sapere che è un conto in dollari perché comprando azioni americane si compra di conseguenza anche il cambio euro /dollaro.

Allo stesso modo si può operare in tutti i mercati dell’Unione Europea ed anche la Svizzera sempre perché riconosciuti dalla Consob, mentre non posso comprare titoli quotati in borse non riconosciute se non tramite piattaforme non regolamentate con i CFD oppure con strumenti gestiti come fondi, certificate o etf.