La fase ribassista

  • La seconda fase di un trend primario, quella ribassista, inizia quando all’incertezza subentra il pessimismo e poi la paura che infine diverrà panico;

  • In questa fase si verifica realmente il declino dell’attività economica e dei profitti;

  • Il mercato azionario continua la sua discesa data l’assoluta mancanza di prospettive;

  • Il movimento principale è quello che segue la fase di distribuzione e coincide con la flessione e finisce con il panico.

Panic selling

  • Nella terza ed ultima fase che segue la distribuzione e la flessione, la caduta dei prezzi diventa pressoché verticale e i volumi raggiungono livelli elevatissimi;

  • Le azioni sembrano cartastraccia, ogni giorno perdono sempre più valore;

  • Solo quando tutti i fattori fondamentali e psicologici che hanno determinato il ribasso sono stati scontati nei prezzi, il mercato orso può considerarsi finito e un nuovo ciclo può ricominciare con l’accumulazione da parte delle mani forti.

Accumulazione

  • Dopo una forte spinta ribassista accompagnata da un eccesso di pessimismo in cui non si vede la fine della discesa e le notizie negative sono percepite molto più emotivamente di quelle positive, il mercato inizia a trovare un supporto;

  • I risparmiatori timorosi approfittano di ogni rimbalzo per vendere le proprie azioni sicuri che il peggio deve ancora arrivare;

  • Le mani forti del mercato, essendo ben informate sulle prospettive future, comprano gradualmente ben accorti a non far salire il prezzo;

  • Tale fase sarà seguita da una tendenza al rialzo.

 

L’accumulazione avviene dopo una forte spinta ribassista in cui le mani forti comprano dalla massa spaventata.