Il valore di una opzione è dato da due fattori:
- il valore intrinseco;
- il valore temporale.
Il valore intrinseco prende in considerazione il prezzo dell’opzione rispetto al prezzo di esercizio, per cui:
- una call il cui sottostante ha un prezzo di mercato superiore al prezzo di esercizio ha valore intrinseco, se il prezzo del sottostante è inferiore al prezzo di esercizio ha solo valore temporale e nessun valore intrinseco;
- una put il cui sottostante ha un prezzo di mercato inferiore al prezzo di esercizio ha valore intrinseco, se il prezzo del sottostante è superiore al prezzo di esercizio ha solo valore temporale e nessun valore intrinseco;
Questo aspetto è molto importante perché se portiamo a scadenza una opzione senza valore intrinseco – Out the money -, a scadenza non avrò più neanche il valore temporale, vale zero, anche se il giorno prima avevamo un controvalore positivo nel dossier titoli, per cui il nostro controvalore è zero.
Il valore temporale
Misura il tempo alla scadenza e quindi maggiore è il tempo e più alte sono le possibilità che la mia opzione raggiunga gli obiettivi che mi sono prefissato, per cui questa maggiore garanzia ha un costo.
Ovviamente, il valore temporale decresce avvicinando la scadenza naturale dell’opzione fino a valere zero e il prezzo dell’opzione è dato tutto dal valore intrinseco – In the money -.