“…finalmente ho individuato il vero nemico: ed egli è … in me!” Walter Kelly Pogo
I prezzi scontano tutto secondo la teoria di Dow, precursore dell’Analisi Tecnica: qualsiasi fattore che incide sulla domanda e sull’offerta in un mercato è incorporato nel prezzo.
In pratica il prezzo è la sintesi di tutti quei fattori di tipo fondamentale, politico, psicologico che ne hanno determinato l’andamento. Si scontano così le aspettative vere o false, fondate o immaginarie, proiezioni del passato, rumors ed altro, escludendo ovviamente, tutto ciò che non è prevedibile come terrorismo e calamità naturali.
Quindi, il prezzo sconta anche l’irrazionalità degli investitori, di cui Dow fa un accenno solo nelle fasi estreme del mercato, quando si è in bolla o in una fase di panico, ma oggi nel trading queste emozioni sono anche in un grafico a cinque minuti, per cui avidità e paura si ripetono anche nell’intraday all’infinito.
Non solo, bisogna anche considerare la speranza e il rammarico che sono due delle quattro emozioni insieme ad avidità e paura che possono influenzare la nostra operatività.
L’obiettivo di chi inizia a fare trading è quello di guadagnare soldi – avidità -, poi è chiaro che i mercati finanziari sono semplici da capire, ma non facili da tradare e inizia la – paura – di conseguenza quando si sbaglia si perde la lucidità e subentra la – speranza – di rivedere la propria posizione recuperare le perdite, ma quando questo non avviene nell’immediato allora si ha un senso di – rammarico – per non avere inserito correttamente lo stop.
Convivere con questi stati d’animo è difficile e per non cascare nella depressione del trader bisogna applicare le regole ed essere disciplinati perché il trading è l’unico lavoro al mondo dove per lavorare si paga (perdite).
La maggior parte dei trader, circa 9 su 10 perde nel medio periodo intervallando le perdite con sporadici guadagni che gli fanno credere che finalmente ha capito il mercato, ha trovato il metodo, recupererà tutto.
Bisogna sempre ricordarsi che le peggiori perdite non sono causate dal mercato, ma dal nostro comportamento, conseguenza del non avere un metodo e disciplina nell’applicarlo.
Un giorno, mentre facevo i lavori in giardino ascoltando la musica ho avuto una illuminazione dal testo della canzone – Domani è un altro giorno – di Ornella Vanoni e l’ho immortalata come l’inno del trader:
È uno di quei giorni che
Ti prende la malinconia
Che fino a sera non ti lascia più.
La mia fede è troppo scossa ormai
Ma prego e penso fra di me
Proviamo anche con dio, non si sa mai.
E non c’è niente di più triste
In giornate come queste
Che ricordare la felicità
Sapendo già che è inutile
Ripetere: chissà?
Domani è un altro giorno, si vedrà.
È uno di quei giorni in cui
Rivedo tutta la mia vita,
Bilancio che non ho quadrato mai.
Posso dire d’ogni cosa
Che ho fatto a modo mio
Ma con che risultati non saprei.
E non mi son servite a niente
Esperienze e delusioni
E se ho promesso, non lo faccio più.
Ho sempre detto in ultimo
Ho perso ancora ma
Domani è un altro giorno, si vedrà.
È uno di quei giorni che
Tu non hai conosciuto mai
Beato te, si beato te.
Io di tutta un’esistenza
Spesa a dare, dare, dare
Non ho salvato niente, neanche te (la posizione).
Ma nonostante tutto
Io non rinuncio a credere
Che tu potresti ritornare qui.
E come tanto tempo fa
Ripeto: chi lo sa?
Domani è un altro giorno, si vedrà.
E oggi non m’importa
Della stagione morta
Per cui rimpianti adesso non ho più.
E come tanto tempo fa
Ripeto: chi lo sa?
Domani è un altro giorno, si vedrà.