Roberto Semprini intervista Michele Clementi
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Quale pianificazione finanziaria mi consiglieresti?
Non esiste la migliore pianificazione finanziaria in assoluto, ma la pianificazione finanziaria più adatta alle tue esigenze, per cui per risponderti dovrei farti mille domande per conoscerti e conoscere quali sono i tuoi impegni finanziari, i tuoi bisogni per i prossimi mesi e anni e quali sono i tuoi sogni per quando andrai in pensione. Poi nel tuo caso è più facile perché non hai i figli e purtroppo neanche i genitori, altrimenti la tua pianificazione finanziaria sarebbe ancora più articolata e complessa dovendo prendere in considerazione anche i loro bisogni.
Comunque una risposta che assomiglia a un aforisma può essere: la migliore pianificazione finanziaria è quella che ti mette al riparo dalla sfortuna.
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Che cosa significa mettersi al riparo dalla sfortuna?
Una pianificazione finanziaria deve basarsi sulla protezione, perché puoi fare i migliori investimenti e avere il miglior lavoro, ma se ti capita una sfortuna qualsiasi, potresti essere costretto a smettere di lavorare e contestualmente smontare tutti gli investimenti per fare fronte a questa necessità.
Un rischio che nessuno può correre, se hai una famiglia, ma soprattutto se sei solo e nessuno che può prendersi cura di te.
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Ero convinto che pianificazione finanziaria fosse solo relativa al risparmio e investimenti, invece mi sembra di capire che deve essere assicurativa?
La pianificazione devi considerarla come una piramide le cui fondamenta è la protezione dagli eventi nefasti della vita, anche a protezione dei tuoi beni reali come la casa, ma non solo, considerato che ormai la nostra vita è altamente tecnologica, nel nostro computer ci possono essere dati e informazione importanti, dobbiamo prendere in seria considerazione di difenderci anche da eventuali attacchi cibernetici, in particolare se hai una attività in proprio.
Bisogna essere ottimisti guardando al futuro, ma anche previdenti, perché l’ottimismo spesso può farci lo sgambetto e potremmo cadere.
Solo successivamente si deve prendere in considerazione la propria capacità di saper risparmiare e di come allocare i nostri investimenti.
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Come faccio a risparmiare se a fine mese spendo tutto?
Per prima cosa bisogna capire come mai non riesci a risparmiare e per fare questo bisogna controllare le proprie spese facendo un resoconto mensile delle uscite.
Ci sono parecchi software gratuiti per farlo, oppure si può usare excel, ma allo stesso tempo si può prendere in considerazione di non usare i contanti e quindi tutte le spese sono riepilogate negli estratti conto della banca o della carta di credito. Nella maggior parte dei casi, gli stessi conti correnti e le carte di credito permettono di dividere le spese per destinazione: bollette, rifornimento, abbigliamento, ecc.
Inoltre, oggi ci sono carte di credito che offrono la possibilità di risparmiare accantonando una cifra mensile a nostro piacimento senza grandi sforzi mentali, anche semplicemente un euro al giorno, o dieci a settimana per raggiungere spese minime pianificate nei prossimi mesi come il cellulare o la televisione per fare un esempio, fino a spese molto più importanti come i viaggi o gli studi dei figli, anche se per quest’ultimi si consigliano metodi più remunerativi.
Spesso sono le spese insignificanti, ma ripetute nel tempo che ci danno una felicità al momento, ma ci tolgono la serenità nel medio termine.
Se aggiungi poco al poco, prima o poi diventerà molto, ma è anche vero che se togli poco a poco, prima o poi toglierai molto.
Ogni spesa dovrebbe non essere considerata fine a se stessa, ma sul bilancio mensile o annuale.
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Che cosa significa che una spesa non deve essere considerata fine a se stessa, ma sul bilancio mensile o annuale?
Ti faccio un esempio che mi ha suggerito Thaler un economista che ha vinto il premio Nobel nel 2017. Se vai a comprare un libro in libreria che costa venti euro e il tuo amico che ti ha accompagnato ti dice che nella libreria vicina lo stesso libro costa dieci euro, molto probabilmente lo riponi nello scaffale e vai nell’altra libreria perché costa il 50% in meno. Se nel pomeriggio vai a comprare una televisione che costa 350 euro e ti ricordi che hai visto in una brochure che la stessa costa in un altro negozio 340 euro, molto probabilmente te ne infischi, perché in fondo, 350 euro o 340 euro è la stessa cosa, ma in definitiva sul tuo reddito mensile quei dieci euro hanno lo stesso peso di quelli risparmiati per comprare il libro.
Non bisogna considerare il risparmio in funzione della spesa ma del reddito disponibile.
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Quindi il consiglio è quello di risparmiare sulla spesa?
È un dato di fatto che chi ha successo nella vita spesso è anche chi è più capace di risparmiare, semplicemente perché chi ha una capacità di risparmio poi nel tempo ha anche la capacità di spendere in quelle cose che lo rendono più felice o riescono a fare l’affare che gli si presenta. Ovviamente non bisogna essere maniacali, ma razionali, saper spendere è sinonimo di felicità, spesso invece, si crede che la felicità la si raggiunge spendendo.
Per saper spendere bisogna pianificare le spese e per fare questo non solo bisogna avere sotto controllo le spese passate, ma soprattutto quelle future e come pensiamo di accumulare i risparmi necessari.
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Qual è il miglior metodo per accantonare il denaro per le spese future?
Il migliore strumento in assoluto è il piano di accumulo capitale denominato Pac, che ci può permettere di accantonare una cifra mensile fissa o variabile in un fondo comune di investimento. Questo strumento merita di essere approfondito perché ci sono molte particolarità, ma in definitiva ogni banca ha questa possibilità di risparmio, anche se a volte possono differenziarsi sulla tipologia di servizio offerto, ma non sono tanto diversi l’uno dall’altro e la cosa più importante è risparmiare, costi quel che costi. Poi sicuramente non sono tutti uguali e si consiglia sempre di valutarli attentamente, ma la soluzione di non farlo perché è caro non è intelligente. Vale la pensa confrontarne più di uno e scegliere quello che più si avvicina ai tuoi obiettivi e bisogni.
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Come faccio a pianificare obiettivi e bisogni?
Prova a chiuderti gli occhi ed immaginarti tra dieci, venti o trent’anni, pensa solo a cose belle, perché dalle cose brutte abbiamo detto che devi essere protetto, altrimenti potresti essere svegliato bruscamente dal sogno.
La seconda cosa che devi pensare, ma questa volta ad occhi aperti e con foglio e penna, se i sogni che hai fatto sono raggiungibili e se si come.
Con i tuoi risparmi? Con i tuoi investimenti? Con la vendita di un immobile? Tutto dipende dalle tue risorse disponibili. Devi considerare che nel tempo un aiuto può esserti dato dalla capitalizzazione composta perché rappresenta l’ottava meraviglia del mondo come diceva Einstein.
Ti faccio un esempio: se hai dieci mila euro e li investi a dieci anni al 2% diventano 12.190 euro, ma se li investi all’8% diventeranno 21.589 euro, quindi la capitalizzazione composta ti aiuta a raddoppiare l’investimento.
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Detta così è veramente una meraviglia la capitalizzazione composta, ma per avere un rendimento dell’8% devo rischiare?
Anche per avere un rendimento del 2% devi rischiare, nessun pasto è gratis e nessun rendimento è privo di rischio, e devi sapere che nel lungo periodo, se hai obiettivi nel tempo, il peggior nemico di un investimento è l’inflazione, per cui se non prendi dei rischi per avere un rendimento superiore, sei certo che perderai in termini di poter di acquisto.
Devi considerare l’investimento come una tua scelta di non spendere oggi per spenderli domani, se oggi con dieci mila euro puoi comprare una macchina utilitaria, supponiamo una cinquecento, con gli stessi soldi non la comprerai tra dieci anni, perché l’inflazione la farà costare di più. Quindi se vuoi investire i soldi a dieci anni, devi necessariamente prendere dei rischi o sei certo che non prendendo il rischio perderai certamente in termini di potere di acquisto per causa dell’inflazione.
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Quando dici di prendere dei rischi significa che devo comprare azioni?
Ovviamente, il rischio per definizione è nell’investimento azionario, ma non tutti hanno la sensibilità di accettare le oscillazioni dei mercati azionari, lo capisco. Allo stesso tempo, per prima cosa devi valutare il perché non hai la volontà di accettare questo rischio, perché spesso le motivazioni sono irrazionali e quindi bisogna capire come mai hai una avversione all’investimento azionario.
Se in passato hai avuto delle scottature con le azioni, probabilmente è perché non hai avuto il giusto comportamento, investendo per un periodo non sufficientemente lungo, disinvestendo al primo momento negativo, e probabilmente, riflettendo puoi renderti conto che se non avessi avuto quella impulsività dopo qualche anno avresti recuperato e guadagnato piuttosto che incassare una perdita.
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Se invece non ho mai comprato azioni e non voglio comprarle perché mi mettono ansia?
Come ti ho detto, ti capisco. Non tutti hanno la predisposizione ad accettare le oscillazioni del mercato. L’alternativa non è comunque il conto corrente o prodotti finanziari con rendimenti molto bassi, perché come ti ho spiegato, rischi di avere un rendimento inferiore all’inflazione e di conseguenza per non prendere rischi, hai la sicurezza di perdere nel medio periodo in termini di potere di acquisto.
Insieme al consulente puoi valutare quale strumento è meglio per te, anche se ti anticipo che minore è la tua propensione al rischio e più difficile sarà per il consulente trovarti una soluzione che riesca a soddisfare i tuoi bisogni nel tempo se non hai grandi capacità di risparmio o alternative economiche per raggiungere i tuoi obiettivi e bisogni.
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Quindi mi consigli di rischiare tutti i miei risparmi?
Assolutamente no. Devi dividere i tuoi risparmi in base ai tuoi bisogni e obiettivi, che possono essere spalmati nel tempo in base alla priorità, per cui, per fare un esempio, le tasse sono di breve periodo e anche il conto corrente va bene, poi potresti volere cambiare la macchina tra tre anni ed anche in questo caso non vale la pena rischiare, ma neanche bisogna considerare per questo arco di tempo il conto corrente come la soluzione, meglio un investimento con un basso rischio, ma remunerativo, mentre per un obiettivo come la pensione o comunque un investimento lontano nel tempo è consigliabile prendere dei rischi e nel caso ci fossero dei momenti negativi del mercato in cui hai investito approfittare per comprare piuttosto che vendere.
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Avere un portafoglio e seguirlo nella sua totalità è sbagliato?
Mi sembra che tu abbia capito cosa voglio dire. Quando investi non devi fare un unico conto mentale, perché ti fa perdere di vista i singoli obiettivi, è più corretto considerare i singoli investimenti come tali e non fare la somma, anche se è normale in definitiva farlo, ma non è corretto.
Devi pensare di mettere i soldi in dei vasetti, ognuno con il suo nome, e come tali devi seguirli, per cui in determinati momenti devi mettere l’acqua in uno, ed in altri momenti è il caso di raccogliere i frutti in un altro.
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In definitiva quali sono i segreti per avere una buona pianificazione finanziaria dopo avere fatto una corretta protezione della persona e della famiglia?
I segreti sono sostanzialmente tre: il primo è risparmiare, il secondo è saper scegliere il migliore strumento finanziario per raggiungere i propri obiettivi e il terzo è tanta pazienza.