I Cfd – Contratti per Differenza – sono la risposta ai future per i piccoli traders, e non sono quotati nei mercati regolamentati.
In particolare è possibile acquistarli nelle piattaforme di trading e possono avere come sottostante le merci, le valute, le azioni, gli indici di borsa, praticamente tutto.
Bisogna sottolineare che tra i futures e i Cfd bisognerebbe sempre considerare più efficienti i primi, ma proprio la caratteristica di standardizzazione dei mercati regolamentati e dei futures, spesso sono richiesti dei margini onerosi e si controlla un controvalore troppo grande del sottostante spaventando gli investitori.
Al contrario, i CFD permettono, beneficiando di un effetto leva anche di 20, di comprare con margini di pochi euro fino a quanto si desidera, qualsiasi sottostante e questo è il motivo del loro successo.
Se voglio fare trading con poche centinaia di euro, i Cfd sono il prodotto più adatto perché con l’effetto leva, posso beneficiare di guadagni più consistenti, ma attenzione, come per i futures, le perdite sono illimitate a tutto quello che abbiamo sul conto corrente.
I flussi tra chi guadagna e chi perde, non son regolati dalla Cassa Compensazione e Garanzia, ma dal broker stesso che vi ha venduto il CFD proprio perché non è un mercato regolamentato.
In questo senso è opportuno valutare attentamente il broker con cui si stanno comprando e vendendo i CFD perché la vigilanza e i controlli spesso avvengono quando ormai è troppo tardi e il broker è sparito con i soldi.
In questo senso si consiglia di operare con broker riconosciuti a livello internazionale anche se questo non è sinonimo di garanzia totale, ed in particolare che abbiano la sede in Italia così, in caso di controversia, si può procedere presso un tribunale italiano e non estero.